una Ismo è per sempre
Febbraio 2020: in un pomeriggio come tanti, prima che degenerasse la situazione, scrivo alla pagina
YoungtimerItalia e da subito capisco di avere tra le mani l’occasione che aspetto da una vita: esprimermi
su ciò che più mi fa battere il cuore fin da quando sono bimbo… Le automobili.
Dopo un breve scambio di messaggi, io ed Enzo ci sentiamo telefonicamente e l’intesa è fin da subito delle
migliori, così che entrambi siamo persuasi di conoscerci da tempo seppure stiamo parlando soltanto da
pochi minuti. Ad un tratto, finiamo per parlare di Ritmo ed io incalzo subito dicendo: “sai che è stata la
terza parola, che ho detto dopo Mamma e Babbo!?!?” – “stupendo” – mi interrompe lui, e prosegue: “devi assolutamente
scriverne un articolo!” Ovviamente io, emozionato accetto.
Oggi mi rendo conto di quanto sia bello ci siano ancora persone che mettono le emozioni e le storie di
vita vissuta innanzi a tutto, specialmente innanzi al guadagno, rarità assoluta che mi sprona a sostenere a
spada tratta il progetto del quale ho avuto la fortuna di essere parte.
Passano i mesi ed Enzo mi propone l’acquisto di una Ritmo, colore azzurro metallizzato, seppure ce ne sia
un’altra Azzurro Rodi targata FO che mi conquista… Tuttavia rimango fedele alla prima proposta e consegno
un acconto. Nel frattempo, organizziamo e svolgiamo ben Tre raduni in un mese e mezzo, nella bella
Romagna, terra dalla quale vi scrivo, ed è sempre più chiaro quale sia il mio temperamento: scherzosamente
campanilistico, gioviale ed estremamente passionale. Probabilmente sono stati proprio questi eventi a far
capire al “direttore” che non ci sarebbe stato nessuno che avrebbe coccolato la ritmo targata FO quanto il
sottoscritto, così “cede” e mi comunica che sarà mia!
La ritiriamo insieme, un pomeriggio autunnale ancora caldo, ed il destino che già era stato chiaro in precedenza diviene
più chiaro che mai… Il portachiavi della Ismo ritrae l’effige di un ariete, il mio segno zodiacale. L’auto non è
in forrmissima, ma è impeccabile nelle parti fondamentali e necessita di restauri poco impegnativi che, fin
da subito, vengono svolti dal nostro fido meccanico cesenate, ormai parte della Rete che stiamo costruendo.
Una Ismo è per sempre perchè non immaginate cosa susciti guidarla per le strade di una città fighetta,
borghese e snob come Cesena: i signori più anziani e meno giovani si sciolgono tra un “l’avevo dello stesso
colore,gran macchina!” ed un classico “non se ne vedono più, complimenti!”, e a me non resta che
congedarmi sempre con un ancor più rodato “eh, non ne fanno più così!”. Non vi sto neppure a dire
quanta nostalgia traspaia parlandone con gli amici più grandi: tutti ne hanno avuta una, in famiglia e la
ricordano con grande ammirazione. Soprattutto chi, alla fine degli anni ’70, la prese in sostituzione ad una 500, dice: “Ricordo
ancora le prime volte, era un macchinone rispetto alla vetturetta di Dante Giacosa”.
Ci sono ancora tanti lavori da fare, ma già così è perfetta per sentirsi in una macchina del tempo, al volante nel caos, avvolti in una bolla di simpatia e di rispetto.
Soprattutto, posso usarla tutti i giorni, senza patemi e godendo ogni minimo particolare di questo pezzo raro, la cui configurazione è davvero introvabile. Esemplare del 1979: ne rimangono pochissimi e sarà il fiore all’occhiello del club che sta nascendo da Youngtimer Italia.
Nicola Balducci / Cesena, 27 gennaio 2021