Otto-Trentadue: sinfonia incompresa?
LANCIA THEMA 8.32
8.32 sta per 8 cilindri e 32 valvole: si parla della Thema Ferrari, idea di Luca Cordero di Montezemolo.
La testata, pur marchiata Ferrari, è della meno nobile della gamma del periodo, ossia la Mondial, oggi in leggera ripresa ma mai del tutto apprezzata dai puristi del Cavallino. Stessa sorte toccata alla Dino 208, fino a poco tempo fa recuperabile per cifre di poco superiori ai 20mila Euro. Cosa ci restituisce questo motore, montato su una grande berlina a trazione anteriore?
Grande per i parametri degli anni ’80, si intende.
L’insuccesso della Thema Ferrari si riassume in una sola riga, dritta. Un’ ammiraglia che va come una supercar sul dritto, che suona come una supercar, ma che purtroppo continua ad andare dritta. Non poteva realmente funzionare. Nonostante alcune invenzioni curiose, copiate da tutti: in primis, lo spoiler posteriore retrattile.
Rollio e Sottosterzo sono un duetto imprescindibile, nella 8.32. Questo perché la Thema era un’auto pensata per macinare km in autostrada e andare forte in quei percorsi di viaggio lunghi e panoramici, degni della nomea della Lancia più tradizionale.
A sopperire alla carenze tecniche del telaio, gli interni Poltrona Frau, la splendida radica e, in alternativa, l’Alcantara. Elementi che costituiscono il vero fiore all’occhiello di un allestimento così insolito, che però stabilisce nuovi parametri e nuovi standard, ripresi inevitabilmente dai tedeschi. Vedi Audi S8.
Amata e incompresa al tempo stesso, la Thema Ferrari rimane, nell’immaginario collettivo, l’ammiraglia italiana Cult degli anni ’80, un’auto fatta per manager e professionisti.
Il suo futuro collezionistico è fuori discussione.
Enzo Bollani | Como, 13 febbraio 2019.